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FATTORIA DI ANIMALI
PRIMO ATTO
NARRATORE: In passato, pur essendo un padrone severo, il Contadino era stato un professionista abile e sofisticato. Ma ora frequentava sempre di più l’osteria. Tutte le sere tornava a casa ubriaco.
CONTADINO:
Chi ha reso zoppe le mucche e le pecore per dare da mangiare ai loro cani?
Chi governa tutte le cose pelose e alate?
L’uomo, il generoso, il meraviglioso.
NARRATORE: Ora la fattoria del contadino è in rovina. I suoi campi sono ricoperti di ortiche, i suoi animali sono malnutriti e in cattive condizioni.
CONTADINO: (cantando)
Chi prenderà un fucile e gli animali scapperanno?
Chi andrà al macello quando invecchierà?
cavallini, maialini, quali parate cattureranno?
L’uomo, l’insuperabile, l’altezzoso.
GENERALE: Ieri ho fatto uno strano sogno. Molti anni fa, quando ero bambino, mia madre e gli altri maialini ci cantavano una vecchia canzone. Avevo imparato bene quella canzone, le sue parole, la sua musica. Ma nel corso degli anni me ne sono dimenticato. Eppure ieri mi è tornato in mente. Nei miei sogni.
(Lui canta)
Animali della patria e di tutte le patrie,
animali della terra e del cielo,
il tempo delle speranze segrete sta arrivando
ma non dirlo a nessuno.
(Gli animali tremano inquieti, ma il Generale li rassicura con un cenno.)
GENERALE: (continuando) Ehi, attento! Non fare storie, sveglieremo il Contadino. Ho più di dodici anni e ho seminato più di quattrocento figli. Ed è per questo che penso di sapere cos’è la vita, meglio di tutti gli animali. Ebbene, ascoltami attentamente, perché non credo che resterò con te per molti mesi.
(Maledetta, si precipita dentro una cavalla bella e sciocca.)
KALI: Perché sei in ritardo, Accarezzato?
HAIDEMENI: Mi dispiace… ho un sasso nello zoccolo.
(Lui fatimidezza da ragazzina.)
GENERALE: Ascolta! (canta)
Come trascorre la vita l’animale?
Al lavoro, al lavoro.
Cosa gli grida all’orecchio il maestro?
Nei campi, nelle redini.
Dove finisce e va la sua anima? Ai coltelli, ai macelli.
GENERALE: Questa fattoria qui potrebbe sostenere una dozzina di asini, una ventina di mucche e centinaia di capre e pecore. E possiamo tutti vivere così comodamente. Con il nostro lavoro si scava il terreno, con il nostro concime diventa ricco. Eppure non definiamo nulla. L’uomo si approfitta delle nostre fatiche. L’uomo è il nostro unico nemico.
(Lui canta)
Tutti gli animali sono orribili assassini! Sa rubare, picchiare, sciogliere. L’unico padrone di tutti gli animali! Mostro inutile che scappa sempre.
Corriamo e abbiamo il dolore negli occhi,
eccolo qui, che fa a pezzi le nostre vite.
GENERALE: (proseguendo) Ci raccontino le mucche che fine ha fatto il latte che sarebbe dovuto andare ai loro vitelli…
MUCCHE: Vai nella fossa del nostro nemico, amico. GENERALE: Lasciateci raccontare dalle galline cosa è successo alle loro uova.
KOTES: Il nostro nemico, amico, li ha rubati dal nostro nido.
GENERALE: E ora tu, Kali, dicci: che ne è stato dei tuoi sei figli, che ti sarebbero stati conforto e sostegno nella tua vecchiaia?
KALI: Sono stati venduti al bazar non appena sono stati cronometrati, dal nostro nemico, amico. Non li rivedrò mai più.
GENERALE: Ehi, maialini, sapete se vivrete tra un anno? Nessuno di voi potrebbe essere vivo.
MAIALE: Spaventato) Oh, no! Non dircelo!
GENERALE: Sì, sì! Questa fine orribile attende tutti noi. GENERALE: Volete sapere cosa vi propongo, compagni? Facciamo un piano. Giorno e notte, con anima e corpo, lottiamo per il rovesciamento della razza umana. Rivoluzione! Non so quando arriverà quell’ora benedetta, ma so come verrà: te lo giuro, ma la goccia che sto gettando in questo momento nella nostra stalla. Ma quando picchi l’uomo, fai attenzione: non copiare i suoi difetti. Ricorda che tutti gli animali sono uguali!
GENERALE E TUTTI GLI ANIMALI: (Canto)
È giunto il momento di vendicarsi, di scacciare i tiranni,
liberi e soli di uscire nei campi a giocare.
Rompiamo i nostri legami tutti Compagni, i ceppi cadono, le catene si staccano, i nodi si sciolgono, un nuovo sole splende fin dal principio.
Animali della patria e di tutte le patrie, ora avremo la nostra vita, a prezzo delle armi e di tutte le rughe per cui ci sacrificheremo…
CONTADINO: (urlando) Merda!!!
NARRATORE: Tre notti dopo, il vecchio generale riposò pacificamente nel sonno.
NARRATORE: Palla di Neve, Phonaklas e Napoleone presero la teoria del vecchio generale e la elaborarono molto. Ne hanno fatto un sistema perfetto, molto teorico, che dicevano si chiamasse… NAPOLEONE, PALLA DI NEVE, FONAKLAS: (Insieme) ZOISMOS
NARRATORE: Palla di neve è sempre stato un idealista, uno di quelli che vogliono aggiustare il futuro…
PALLA DI NEVE: Il nostro Paese ora ha una sola visione: la visione dello Zoismo! È l’unico sistema che ci porterà a una società della sufficienza. Ciò che tutti producono apparterrà a tutti. Formeremo la squadra più bella del mondo.
FONAKLAS: Informazioni, compagni. Progetti, Compagni, Educazione, Compagni. Questi sono i principi fondamentali dello Zoismo. Senza informazione, progetti ed educazione non siamo cittadini completi e non abbiamo opinioni. E se non abbiamo un’opinione, non possiamo votare. E se non possiamo votare, è abolita la legge della maggioranza, quindi è abolito anche il nostro Sistema, che è basato sulla volontà di molti.
NARRATORE: E Napoleone…
NAPOLEONE: Preferisco i fatti, non le parole. E dichiaro che sono disposto a lavorare duro e a parlare poco.
NARRATORE: Da allora ogni notte, ogni volta che il contadino dormiva, gli animali tenevano riunioni segrete nella stalla.
PALLA DI NEVE: Non vogliamo padroni che seminano terrore.
FONAKLAS: Gli animali sono liberi, hanno la loro legge.
NAPOLEONE: Lavoro e libertà è il nostro motto.
SNOWBALL: Per costruire il futuro di noi e dei nostri figli.
1a MUCCA: Bene, il Contadino ci dà da mangiare.
3a MUCCA: Ecco perché dobbiamo stare fermi. PALLA DI NEVE: No, no! Ma non capisci?
PALLA DI NEVE: Lo zoismo scriverà la sua gloriosa storia, le persone lasceranno le nostre vite.
Animali, unitevi a noi per fare una marcia orgogliosa, lasciate che l’inverno lasci le nostre anime.
NAPOLEONE:
Non alle persone
non agli assassini,
non con rabbia ingiusta!
PALLA DI NEVE:
Sì ai pascoli,
sì, al sole.
Tutti gli animali sono uguali!
GATTO: I pascoli non mi interessano, né la rabbia mi dà molto fastidio.
UNA PECORA: Dato che la Rivoluzione riuscirà comunque, perché dovremmo combattere e fare sacrifici?
FONAKLAS: Cercate di capire, compagni. Cerca di arricchire la tua anima con lo spirito dello Zoismo. PALLA DI NEVE, FONAKLAS, NAPOLEONE:
Non alle persone,
non agli assassini.
Tutti gli animali sono uguali!
ANIMALI:
Non alle persone,
non agli assassini.
Tutti gli animali sono uguali!
HAIDEMENI: Avremo ancora lo zucchero dopo la Rivoluzione?
PALLA DI NEVE: Non avrai bisogno di zucchero. Avrai un sacco di avena e fieno.
HAIDEMENI: Mangia bene… Ma potrò portare i nastri al collo?
FONAKLAS: Compagno, i nastri sono il simbolo della nostra servitù.
HAIDEMENI: Ma…
FONAKLAS: Non capisci che la nostra libertà vale molto di più di qualche vecchio nastro?
HAIDEMENI: Forse… Ma… non possiamo indossare qualche… solo uno o due… due o tre nastri, per celebrare la nostra libertà?
MOSÈ: Fratelli miei, vi dico la verità. Lassù, nei cieli, c’è la soluzione.
NARRATORE: Mosè, il corvo addomesticato del contadino.
MOSÈ: Quando oltrepassi il confine della vita presente,
troverai il meraviglioso monte del santo affetto.
Lì vanno a riposare i beni della terra,
pascolano liberamente, ridono, passano con noncuranza.
ANIMALI:
Sulla montagna della canna da zucchero
gli animali non faticano
accanto alla latteria al sole si calmano.
Sulla montagna dello zucchero candito troverai un ruscello di melassa,
tonnellate di erbe, miglia di semi di lino. Perciò non temete più la tragedia, non tremate il coltello da macellaio.
lavorare per sentire l’amore
a Kandiozaharovounou la calma.
PALLA DI NEVE, FONAKLAS, NAPOLEONE:
Il bastoncino di zucchero è una bugia,
l’erba di mirra e gli abomini dei semi di lino. FONAKLAS: Annegano le nostre vite nel sangue ingiusto, tengono nel ventre i nostri funerali. ANIMALI: La truffa Kantian della Montagna dello Zucchero:
ci massacrano e ci sbucciano allo stesso tempo.
La truffa delle erbe e dei semi di lino:
ci gettano nel chukka della signora.
NARRATORE: Un sabato, il contadino si ubriacò così tanto alla taverna che rimase per strada e non tornò a casa prima di domenica. Ma anche allora si dimenticò di dare da mangiare agli animali…
ANIMALI: Abbiamo fame! Abbiamo fame! Dateci qualcosa da mangiare!
NARRATORE: Il Contadino si addormentò immediatamente sul divano della sala da pranzo con un giornale sulla faccia. Quando arrivò la domenica sera, gli animali erano ancora a digiuno e la porta della stalla era aperta.
ANIMALI: (Tutti insieme, ora ansiosi) Abbiamo fame! Abbiamo fame! Dateci qualcosa da mangiare!
NARRATORE: Alla fine gli animali non ce la fecero più.
NARRATORE: Quindi, prima che gli animali se ne rendessero conto, la loro rivoluzione iniziò e finì. La migliore fattoria, “ARISTOKRATIKON”, era la loro. E iniziarono subito a eliminare le tracce del dominio umano, che tanto odiavano.
NARRATORE: Fecero un giro esplorativo di tutta la fattoria e ammirarono silenziosamente il campo di grano, l’orto, il frutteto, la cisterna, la cisterna. Sembrava loro come se non avessero mai visto tutto questo prima! E ancora non riuscivano più a credere di essere loro. Alla fine svoltarono nel centro della fattoria e si fermarono davanti alla porta della fattoria.
NARRATORE: Camminavano in punta di piedi ed erano così spaventati che sussurravano. Toccavano con ammirazione tutta quell’incredibile poli-perfezione: i letti, gli specchi, il divano, i tappeti, le litografie dei re alle pareti. Accarezzato trova un fiocco…
(Haidemeni prendeun pezzo di nastro azzurro preso dal WC della camera, lo adorna e lo ammira allo specchio.)
FONAKLAS: I nastri sono un residuo della dominazione umana. Gli animali devono muoversi nudi…
NARRATORE: I maiali afferrano delle salsicce appese in cucina…
(Due maiali portano a casa le salsicce, tenendole tra i denti in bastoncini).
NAPOLEONE: Dobbiamo seppellire queste salsicce, come si conviene.
(ILgli animali inclinano la testa in avanti, goffamente.)
FONAKLAS: Penso che questa casa miserabile debba essere considerata un diate riteo. Diventare un museo. Museo dell’Uomo. Non dimentichiamo le nostre Foniadi. Che ne dici; Mettiamolo ai voti.
ANIMALI: (Tutti insieme alzano le zampe anteriori) D’accordo, Museo, d’accordo!
PALLA DI NEVE: Ho un altro suggerimento: nessun animale dovrebbe vivere qui. Mai!
ANIMALI: (tutti insieme) D’accordo, d’accordo!
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(ILluci soffuse. La casa scompare. Napoleone è tagliato fuori dal resto degli animali.)
NARRATORE: Il contadino aveva quattro cuccioli, figli dei cani da pastore che scapparono con lui. Napoleone portò i cuccioli in un nascondiglio, in una capanna sul retro della fattoria. Lì li nutrì e si prese cura lui stesso. E tutti gli animali della fattoria dimenticarono presto la loro esistenza.
(Luci. Tutti gli animali sono riuniti davanti al cancello della fattoria. Palla di Neve ha in mano un pennello e ha appena terminato il nuovo cartello: “FATTORIA DEGLI ANIMALI”.)
NARRATORE: Così Palla di Neve ha scoperto qualcosa di meraviglioso… PALLA DI NEVE: FATTORIA DEGLI ANIMALI!
WRESTLER: Come fai a sapere leggere? Come hai imparato a scrivere?
FONAKLAS: Durante tutto questo tempo di preparazione, noi guru abbiamo imparato a leggere e scrivere da soli…
PALLA DI NEVE: Da un vecchio libro di lettura dei figli del Contadino… NAPOLEONE: Dove l’abbiamo trovato nella spazzatura.
WHITE: (Stupido) Che bel nome, Fattoria degli Animali! ANIMALI: Cantano tutti insieme) FATTORIA DEGLI ANIMALI!
(Loro esconoluci.)
NARRATORE: I maiali spiegarono poi che cercavano di esprimere i Principi della Vita e di condensarli in Sette Comandamenti.
(Lucinella stalla. Palla di Neve ha il pennello in mano e ha appena finito di scrivere sul muro il settimo comandamento.)
PALLA DI NEVE:
Uno: Tutto ciò che ha due gambe è il nostro terribile nemico
Due: se vedi quattro zampe, è un amico e una buona persona Tre: niente vestiti e ornamenti, siamo tutti nudi
Quattro: Animali, prendetevi un momento, non dormite in un letto
Cinque: l’acqua fa bene, bere fa male
Sei: L’animale onorato non è mai stato ucciso
Sette: Tutti gli animali sono uguali!
PALLA DI NEVE: Compagni! Ora che siamo tutti uguali, non dimenticare che siamo ugualmente responsabili anche del mantenimento della nostra azienda agricola. Pertanto, dovremmo imparare a votare. E un voto significa un’opinione. E opinione significa informazione…
UNA PECORA: Il nostro capo ci dirà tutto questo?
PALLA DI NEVE: Siamo tutti leader adesso.
UN’ALTRA PECORA: E chi deciderà di dirci cosa decidere?
PALLA DI NEVE: Tutti noi.
CAT: Cosa succede se non sono d’accordo con gli altri co-leader?
PALLA DI NEVE: Discutiamo! Qualunque cosa dica la maggioranza.
UN’ALTRA PECORA: Ah, che bello! Cioè, il Leader ci dirà poi cosa ha deciso la maggioranza.
NAPOLEONE: Non preoccuparti dei dettagli. Compagni. Se lavoriamo duro, saremo sazi. E se saremo pieni, saremo spensierati e uniti
LOTTATORE: Ben fatto, Napoleone. Il compagno Napoleone ha sempre ragione!
PALLA DI NEVE: E ora, compagni, in campo! Vediamo se riusciamo a raccogliere il grano più velocemente del Contadino e dei suoi uomini.
1a MUCCA: Un momento. Dove stai andando; Chi ci mungerà? Hanno ventiquattr’ore per mungerci.
2a MUCCA: A me, mi stanno per scoppiare i capezzoli.
3a MUCCA: Non possiamo fare nulla senza le persone.
NARRATORE: Allora i maiali presero i secchi e mungerono le mucche.
UNNARRATORE: Facevano bene la mungitura perché i loro zoccoli sembravano molto utili.
BIANCO: Che ne sarà di tutto questo latte?
NAPOLEONE: Non importa il latte. Compagni. Non andrà sprecato. Ciò che è urgente adesso è il grano. Il compagno Palla di neve ti condurrà sul campo. Verrò tra un attimo. Andate, compagni! La stella ci sta aspettando.
NARRATORE: Quando gli animali tornarono la sera, il latte era finito. Ogni giorno scompariva.
FONAKLAS: Compagni! Non credo che tu pensi che gli animali prendano il latte perché lo voglio io, nemmeno per egoismo. La maggior parte di noi odia il latte. Prima io. Lo mettiamo nel nostro porridge solo perché fa bene alla salute. Non dimenticare che noi maiali affaticamo molto la mente. Tutta l’organizzazione dell’azienda agricola dipende da noi. Giorno e notte lavoriamo per il tuo benessere. Per te beviamo il latte.
BIANCO: Palla di neve lo sa,
FONAKLAS: Sai cosa accadrà se noi maiali non saremo all’altezza dei nostri doveri? Il Contadino tornerà! Sì, il contadino tornerà. E naturalmente, compagni, non credo che ci sia nessuno che rivuole il Contadino.
NARRATORE: Quanto faticavano e sudavano per portare il grano!
FONAKLAS: Vai avanti, combattente! Avanti, muoviti!
WRESTLER: Compagno Fonaklas, non dirlo più. Parli come un uomo.
NARRATORE: È stato il raccolto più grande che la fattoria avesse mai visto. Niente è andato perduto. Le galline e le anatre, con la loro vista acuta, raccoglievano ogni brufolo che cadeva. E nessun animale osava rubare nemmeno un boccone. Dopotutto c’era cibo in abbondanza per tutti.
NARRATORE: Per tutta l’estate gli animali furono felici, più felici di quanto immaginassero.
UNA PECORA: Da quando la gente se n’è andata, abbiamo tutto il cibo che vogliamo.
KALI: E tutto è più gustoso, perché lo abbiamo coltivato noi stessi.
LEFKI: E non siamo più affidati a un padrone scontroso. Prendiamo quanto vogliamo.
NARRATORE: Il Wrestler era l’orgoglio di tutti. Tutti lo ammiravano. Aveva una risposta ad ogni problema, ad ogni domanda…
WRESTLER: Lavorerò di più.
NARRATORE: Quella era la sua citazione personale che tutti ammiravano.
(Le luci si abbassano, ad eccezione dei riflettori del narratore.)
NARRATORE: Tutti hanno lavorato al meglio delle proprie capacità. Nessuno ha rubato, nessuno si è lamentato – o quasi nessuno.
PHONAKLAS: Benjamin, non sei più felice senza il contadino? BENJAMIN: Durante il periodo del Contadino, lavoravo duro ogni giorno. E ora che se n’è andato, non vedo alcuna differenza. Lavoro altrettanto duramente.
NARRATORE: Nessuno osava evitare il lavoro, o quasi.
PALLA DI NEVE: (A Haidemeni) Haidemeni, sei di nuovo in ritardo al lavoro stamattina.
FONAKLAS: E nel pomeriggio te ne sei andato prima.
HAIDEMENI: Avevo un sasso incastrato nello zoccolo.
NARRATORE: Domenica non aveva lavoro. La giornata è iniziata con l’alzabandiera.
FONAKLAS: La nostra sessione inizia.
PALLA DI NEVE: Per prima cosa ascolteremo i rapporti dei comitati Animali. Ogni comitato, compagni, ha superato le nostre aspettative. Ovunque guardi, vedo il trionfo. Un elogio speciale va dato alle galline per il Comitato Produzione Uova.
HENS: (tutti insieme) Grazie! Grazie!
PALLA DI NEVE: Lode anche alle pecore, per il loro successo nel Movimento della Raccolta della Lana.
PECORA: Grazie!
PALLA DI NEVE: Lode anche alle mucche, per la Legione del Latte. MUCCHE: Il nostro obbligo!
NAPOLEONE: Credo che il futuro appartenga ai giovani. E credo che l’educazione e la formazione dei giovani siano più importanti della riforma o dell’adattamento forzato degli animali più anziani, addomesticati o selvatici. Così ho preso i quattro cuccioli sotto la mia protezione. I cuccioli del contadino. È nostro dovere prenderci cura dei giovani.
PALLA DI NEVE: Dobbiamo prenderci cura dei giovani. Ma cosa ne sarà dei vecchi? Propongo di costruire loro la casa che c’è nel giardino e di invitarli a stabilirsi lì, dove, naturalmente, ci prenderemo cura di loro.
NAPOLEONE: Ma non è possibile fare tutto in un giorno. Dobbiamo essere realistici.
PALLA DI NEVE: Ma gli anziani hanno il diritto di tacere. NAPOLEONE: Giusto? Di cosa stai parlando? Siamo circondati da nemici. Dobbiamo tutti imparare a combattere, giovani e vecchi.
PALLA DI NEVE: No! Ciò significa che ci comportiamo come esseri umani. Non sarò mai d’accordo con una simile teoria. NAPOLEONE: Se non difendiamo ciò che abbiamo vinto, ci verrà ripreso.
PALLA DI NEVE: Se ci saranno rivoluzioni ovunque, non dovremo più difendere questa fattoria.
PALLA DI NEVE: Per cosa voti? Voglio la tua opinione. Chi è d’accordo con Napoleone? Chi è d’accordo con me? Lottatore, che ne dici? WRESTLER: Ci sto pensando.
PALLA DI NEVE: Benjamin, che ne dici?
BENJAMIN: Sono stanco di pensare.
PALLA DI NEVE: Tesoro, che ne dici?
KALI: Non lo so. Sono sempre d’accordo con l’ultimo.
PALLA DI NEVE: Beh, dovresti assumerti la responsabilità. Dovresti avere la tua opinione e dirla.
NARRATORE: Nel frattempo alla Taverna
AGROTIS: Dovreste imparare tutti, tutte le persone e gli animali – la situazione che prevale in “ARISTOKRATIKON”. No, non chiamerò mai la mia fattoria FATTORIA DEGLI ANIMALI. Sapete che gli animali si tormentano a vicenda con petali ardenti? Ehm, e la parte peggiore? Che i maschi hanno tutte le femmine in comune!!!
NARRATORE: All’inizio di ottobre, gli animali affrontarono la loro prossima sfida.
PALLA DI NEVE: Il Contadino. Ecco che arriva il Contadino.
NARRATORE: Aspettavano questo attacco da molto tempo e tutti gli animali erano preparati. Palla di Neve diede gli ordini e in due minuti tutti gli animali furono alla postazione
PALLA DI NEVE: (ordinando) Ritirata!
PALLA DI NEVE: Attacco!
LOTTATORE: E’ morto. Non volevo ferirlo così tanto. Avevo dimenticato di indossare scarpe di ferro.
PALLA DI NEVE: Non diventare sentimentale, compagno. La guerra è guerra! L’unico uomo buono è un uomo morto.
HAIDEMENI: Se ne vanno?
FONAKLAS: Vattene!
HAIDEMENI: Tutti?
FONAKLAS: Te l’ho detto, sì!
HAIDEMENI: Certo?
PALLA DI NEVE: (irritato) Sì!
HAIDEMENI: Mi dispiace, non ho potuto aiutare molto. Ho paura di sparare. Sono andato a nascondere la testa nella paglia.
NARRATORE: L’inverno è arrivato…
KALI: Accarezzato, ho qualcosa di molto serio da dirti. Stamattina ti ho visto sbirciare attraverso il recinto che separa la nostra fattoria da quella del vicino. Il nostro vicino era dall’altra parte del recinto e ti parlava. E che, ad un certo punto, ti sei lasciato accarezzare. Cosa significa, Accarezzato?
HAIDEMENI: No! Non mi ha toccato! Non è vero! Non si è mai avvicinato così tanto al recinto come me, nemmeno…
KALI: Coccolato! Guardami negli occhi! Mi dai la tua parola d’onore che il contadino della porta accanto non ti ha accarezzato?
HAIDEMENI: Come osi farmi queste domande?
NARRATORE: Tre giorni dopo, Chaidemeni scomparve.
1° PICCIONE: Abbiamo visto Chaidemeni all’altra estremità del villaggio. Erano su un bellissimo carretto, dipinto di rosso e nero.
2° PICCIONE: La vicina le ha accarezzato il muso e le ha dato da mangiare lo zucchero.
HAIDEMENI: Ventisette nastri,
tutto lo zucchero che voglio
e ornamenti per ragazze
non essere ingrato.
Il maestro mi ha dato i nastri da pascolare, mi ha lasciato libero, chi fa bella figura mangia, beve, dimentica le sue fatiche.
Vado a passeggiare da solo nel prato e di notte giro la testa, il maestro si prende cura di me, mi accarezza, mi ama e non mi disciplina.
Ventisette nastri e tutto lo zucchero che voglio, gioco, corro, faccio pazzie e sono sempre libera.
Alcuni cavalli dicono sciocchezze su come si stancano delle faccende domestiche e non ne hanno mai abbastanza del buon cibo. Ecco cosa c’è che non va: non hanno cervello.
Per fare dell’uomo un amico,
dona un po’ di anima, mostra zelo. Non ascoltare quello che dicono gli animali, non tutti sono così innocenti.
Con i ventisette nastri
Sono ancora vestito
mille sanguisughe sul mio corpo
e mi manca il respiro.
NARRATORE: Nessuno degli animali ha mai più menzionato il nome di Caressed.
NARRATORE: Ormai era diventata un’abitudine per i maiali decidere su qualsiasi questione che riguardasse la fattoria. Naturalmente le decisioni dovevano essere ratificate a maggioranza.
PALLA DI NEVE: Propongo di seminare un’area più ampia con l’orzo.
NAPOLEONE: Propongo di seminare ad avena un’area più ampia.
PALLA DI NEVE: Il Campo Grande è adatto per piantare cavoli e lattughe.
NAPOLEONE: Il Grande Campo è adatto solo alle radici: patate, carote, cipolle.
PALLA DI NEVE: Compagni! Compagni!
PALLA DI NEVE: Ti sto chiedendo di sostenere questo programma con il tuo voto. Ho qui una mappa della fattoria. Ogni animale ha un punto di partenza e avanza tre passi al giorno. Se tutti espelliamo i nostri escrementi nel posto giusto, ogni giorno, il problema della fertilizzazione in tutti i campi sarà risolto.
NAPOLEONE: Per favore! Prego! Ho l’opinione opposta. I giudizi di ciascuno sono una questione personale e la riservatezza del loro discarico dovrebbe essere mantenuta.
NARRATORE: Napoleone era una grande suffragetta e riuscì a far conoscere le sue opinioni. Trovò una maggiore risposta nelle prove, che erano sempre pronte a fermarsi quando i programmi di Palla di neve sembravano troppo difficili da capire.
NAPOLEONE: Il piano di Palla di neve può essere geniale, ma non è stato implementato.
SNOWBALL: Eppure è molto semplice e facilissimo da applicare.
PECORA: (interrompendolo)
Il buono a quattro zampe e il cattivo a due zampe!
WRESTLER: Cosa sono queste cose? Tranquillo! Le pecore non devono interrompere finché gli oratori non hanno finito.
NARRATORE: Di tutti i loro disaccordi, il più intenso fu quello legato al mulino a vento. Il mulino a vento progettato da Palla di neve.
NAPOLEONE: Palla di neve!
PALLA DI NEVE: (entrando) Eccomi, compagno. NAPOLEONE: Il tuo mulino a vento è inaccettabile.
PALLA DI NEVE: Difficile sì, inaccettabile no, compagno. Dobbiamo raccogliere le pietre per i muri, dobbiamo costruire la sua elica, dobbiamo assemblare il suo meccanismo. Ma entro un anno potrebbe essere pronto.
NAPOLEONE: Beh, non possiamo fare tutto questo in una volta. Cerchiamo di essere realistici.
PALLA DI NEVE: Sono realista. L’energia che trarremo da questo progetto ci farà risparmiare molti problemi. Gli animali avranno più tempo per pascolare nei pascoli o perfezionarsi leggendo e parlando. Risparmiamo così tanto lavoro che non lavoreremo più di tre giorni alla settimana.
WHITE: (con ammirazione) Palla di neve, cosa ne pensi,
WRESTLER: Vota! Fai un voto.
NAPOLEONE: Quando abbiamo lo stomaco vuoto, i voti non ci soddisfano, compagni. Il primo compito è aumentare la nostra produzione. Se perdiamo tempo con i mulini a vento e simili, moriremo di fame.
PALLA DI NEVE: Quindi rifiuti completamente la mia idea?
NAPOLEONE: Sì, sì! Respingo completamente la tua idea.
NARRATORE: Gli animali furono scambiati. La lotta non si è fatta attendere. Nessuno voleva più parlare: tutti erano pronti a combattere ancora.
1° TEAM: Sì a Palla di neve per investire nel futuro!
2° GRUPPO: Sì a Napoleone così possiamo mangiare!
PALLA DI NEVE: Pensate, compagni, saremo in grado di raccogliere, innaffiare, macinare senza tagliare. E ogni stalla avrà la propria illuminazione, acqua calda e fredda, termosifoni. Pensa a tutto questo.
PALLA DI NEVE: Pensa al futuro. Pensa ai tuoi figli. Pensa quanto sarà più confortevole la loro vita quando li libereremo dal lavoro pesante. Vota “Sì” sul mulino a vento!
WRESTLER: Palla di neve se n’è andata!
KALI: Se n’è andato???
FONAKLAS: Se n’è andato! Sì, non c’è più! Rivolgiti alla gente, perché il posto è solitario. Palla di neve si rivelò un traditore e un codardo.
LOTTATORE: Oh, no! Non è né un traditore né un codardo.
BUONO: combattuto coraggiosamente nella battaglia delle scuderie.
FONAKLAS: Solo i colpevoli scappano. E verrà il momento in cui tutti noi capiremo che ci siamo lasciati prendere la mano e abbiamo sopravvalutato il ruolo di Palla di neve nella battaglia. Compagni, sostenete ancora i programmi Palla di neve? Quelle utopie sui mulini a vento e simili?
WRESTLER: Dove sono stati trovati questi cani?
NAPOLEONE: Sono i miei cuccioli. Li ho allevati. E ora sono diventati delle vere e proprie bestie.
BENJAMIN: Ti guardano e scodinzolano, come facevano i loro padri con il Fattore.
NAPOLEONE: Esatto, Beniamino. Sono ben addestrati. Ebbene, da oggi le assemblee domenicali sono abolite. Sono inutili. D’ora in poi, tutte le decisioni relative al funzionamento dell’allevamento saranno prese da un comitato speciale sui suini, che presiederò. Ci incontreremo da soli e comunicheremo le nostre decisioni agli altri animali. Le assemblee sono abolite. Lo hai capito bene?
BIANCO: Verranno aboliti?
KALI: Ma se si aboliscono le assemblee, La Fattoria degli Animali perde il suo significato.
WRESTLER: Quindi non voteremo più?
NAPOLEONE: No, Guerriero. Non voterai! Ma i tuoi desideri verranno presi sul serio dal Comitato Speciale Maiale. Viviamo in tempi pericolosi. Dobbiamo mostrare solidarietà gli uni con gli altri e avere una forte autorità. Dobbiamo difendere il nostro zoismo, perché i suoi nemici sono tanti.
FONAKLAS Sono sicuro che il compagno Napoleone ti lascerà esprimere liberamente i tuoi desideri. Ma se qualche volta, raramente ovviamente, i vostri desideri non saranno corretti, allora, e solo allora, sottolineo, interverremo.
LOTTATORE: Esatto.
FONAKLAS: Disciplina, compagni, non vorrete che il Contadino ritorni!
LOTTATORE: Il compagno Napoleone è un realista, un maiale a cui non piacciono molte parole. Bene, suggerisco di accettare la sua offerta.
FINE DEL PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
NAPOLEONE: Ho un annuncio per te. Compagni. Quindi propongo un piano grandioso: costruiamo un mulino a vento!
ANIMALI: Tutti insieme) Cosa???
NAPOLEONE: Il Comitato Speciale Maiale stima che il progetto possa essere completato entro un anno. Fattoria 2.0
LOTTATORE: Pensavo anche che Napoleone pensasse al mulino a vento. FONAKLAS: Napoleone non si oppose mai al mulino a vento. Il contrario, infatti. Il mulino a vento era in realtà un’invenzione di Napoleone. Aveva fatto i piani.
BENJAMIN: E poi perché sembrava così contrario?
PHONAKLAS: Ha mostrato opposizione, per contrastare Palla di Neve e costringerlo ad andarsene. Questa si chiama tattica intelligente.
WHITE: E perché voleva costringere Palla di Neve ad andarsene?
FONAKLAS: Perché non era realista, compagni! Non era realistico! Era frivolo e aveva fretta. Se lo avessimo ascoltato, ora moriremmo di fame. Mentre Napoleone sa quando pianificare tutto.
LOTTATORE: (dopo aver riflettuto) Se il compagno Napoleon dice che abbiamo bisogno di un mulino a vento.
FONAKLAS: Vi ringrazio a nome di Napoleone, compagni. NARRATORE: Per tutto quel tempo gli animali lavoravano come schiavi nei campi. Lavorarono anche per costruire il mulino a vento.
NARRATORE: Ma lavoravano con piacere. Tutto ciò che facevano era per il loro bene e per il bene dei loro discendenti, non per un pugno di persone crudeli.
NAPOLEONE (entrando) Compagni, d’ora in poi dovremo lavorare anche la domenica pomeriggio. Naturalmente il tuo contributo sarà volontario. Devo però informarvi che gli animali che non verranno la domenica pomeriggio avranno porzioni di cibo ridotte per tutta la settimana successiva. Voglio anche annunciare che ho deciso una nuova tattica. D’ora in poi, Animal Farm inizierà a commerciare con le fattorie vicine.
WHITE: Compagno Napoleone, puoi ripetere?
NAPOLEONE: La Fattoria degli Animali inizierà a commerciare con le fattorie vicine.
POLLO: Cosa? Che cosa; Che cosa; Come hai detto? E le nostre galline? Non avremo figli?
MAIALINO: Compagno capo, noi che rappresentiamo la generazione più giovane dei maiali non siamo d’accordo. Una delle nostre prime decisioni quando licenziammo il Farmer fu che non avremmo mai venduto i nostri prodotti.
1° MAIALE: Primo: Mai più rapporti con le persone.
2° MAIALE: Secondo: mai più fare scambi.
1° MAIALE: Terzo: Niente più soldi nella fattoria.
FONAKLAS Ne siete sicuri, compagni? Immaginavi tutto questo? Hai dei verbali di quelle riunioni? Sono scritti da qualche parte?
BENJAMIN: Me li ricordo.
KALI: Li ricordiamo tutti.
NAPOLEONE: Non c’è bisogno di discutere ulteriormente. Considero queste misure a-p-a-r-a-i-t-n-t-a. Abbiamo bisogno di soldi, quindi inizieremo a fare trading. Ho già provveduto a sistemare la questione.
NARRATORE: Più o meno in quel periodo tutti i maiali si trasferirono nella fattoria.
WRESTLER: Perché vanno tutti lì?
FONAKLAS: È assolutamente necessario che i maiali, che svolgono tutto il lavoro mentale della fattoria, abbiano un posto tranquillo dove lavorare. E naturalmente, capo, è meglio vivere in una casa e non in una stalla.
1a PECORA: Ho sentito che i maiali mangiano nella sala da pranzo della casa.
2a PECORA: E la sera si siedono in soggiorno.
3a PECORA: E di notte dormono nei letti.
4a PECORA: Non dirmelo!
WRESTLER: Napoleone ha sempre ragione.
KALI: Ricordo la decisione che avevamo preso, cioè che era vietato dormire nei letti.
KALI: White, leggimi il Quarto Comandamento.
BIANCO: Dice: Gli animali non possono dormire su letti con lenzuola.
KALI: Non ricordo che questo Ordine dicesse nulla sulle lenzuola. BIANCO: Non te lo ricorderai. Perché, ecco, qui sono tutti scritti, sul muro.
NARRATORE: Verso l’autunno, gli animali cominciarono a stancarsi della loro favolosa “felicità”. Avevano avuto un anno difficile e, dopo aver venduto la maggior parte del grano e dell’orzo all’Avvocato, erano affamati. Ma la visione del mulino a vento li fece resistere. Ancora.
WRESTLER: Lavoriamo molto duramente, ma costruiamo il nostro mulino a vento.
NARRATORE: Solo il vecchio Benjamin non sembrava eccitato.
BENJAMIN: Uffa! Mulini a vento elettrici! Più hai, più vuoi. Dio mi ha dato la coda per tenere lontane le mosche. Ma presto non avrò più la coda e non ci saranno più mosche da cacciare nella fattoria.
NARRATORE: A gennaio le loro scorte di cibo erano scarse. Per molti giorni gli animali non ebbero altro da mangiare che bucce di grano ed erba secca.
ANIMALI: (tutti insieme) Abbiamo fame! Abbiamo fame! Non abbiamo niente da mangiare!
Abbiamo fame! Abbiamo fame! Dateci da mangiare!
AVVOCATO: Uno… due… tre… quattro… cinque… E altri cinquantamila per la sua meravigliosa stella, signor Napoleone.
NAPOLEONE: Grazie.
AVVOCATO: Molto bene. A presto, signor Napoleone.
FONAKLAS: Compagni! Abbiamo bisogno del grano. Ecco perché Napoleone decise di chiedere alle galline di consegnare le loro uova. POLLO: (Urlando in segno di protesta) Cosa? Che cosa; Che cosa;
1° GALLINA: Bene, siamo pronti per la prima generazione primaverile di galline!
2a GALLINA: Non puoi portarci via le uova adesso. È un genocidio!
GALLINE: Le nostre uova non le diamo!
Non regaliamo le nostre uova!
Meglio nella terra,
e noi e i nostri figli!
FONAKLAS: Che razza di bastardi sono questi?
POLLO: Maiali, maiali, assassini del popolo!
Prenderemo le nostre uova e andremo altrove!
NARRATORE: Per cinque giorni le galline resistettero bene, alla fine capitolarono e tornarono ai loro nidi. Nove galline erano morte. E da quel giorno il camion della spesa venne alla fattoria una volta alla settimana per ritirare le uova. Ma ancora non avevano abbastanza cibo. Fu allora che la sera cominciò a sussurrare segretamente che Napoleone avrebbe seguito l’esempio di Palla di neve e l’avrebbe fatto scoppiare. Il morale degli animali era basso. E Napoleone capì che doveva intervenire.
NAPOLEONE: Compagni, ho una notizia scioccante. La sera Palla di neve viene di nascosto nella nostra fattoria.
NAPOLEONE: Ci ha rubato il grano, ha sparso il latte, ha distrutto i vivai, ha tagliato i nostri frutti acerbi. Non hai visto la finestra del magazzino rotta la settimana scorsa? Non hai visto il latte versato nelle stalle? Ha fatto tutto lui. E continuerà. Qualsiasi animale che segnalerà uno specifico sabotaggio a palle di neve verrà ricompensato con una porzione extra! Truthpass!
NAPOLEONE: Dovrebbe essere condotta un’indagine approfondita sulle attività di Palla di Neve nella nostra fattoria.
Palla di neve! Sei passato di qui! E da qui! Riesco a sentirne l’odore! Lo so!
NARRATORE: Gli animali erano molto spaventati. Credevano che Palla di neve fosse una presenza invisibile, che influenzava tutto.
FONAKLAS: Compagni! Qualcosa di terribile è stato rivelato. Palla di Neve era stato in combutta con il Contadino fin dall’inizio. Era un agente del Fattore!
LOTTATORE: Il compagno Napoleon dice questo?
FONAKLAS: Esattamente.
NARRATORE: Quattro giorni dopo, Napoleone ordinò che tutti gli animali fossero radunati.
NAPOLEONE: Compagni. Qualcosa di terribile minaccia il nostro futuro. Ci sono traditori nella Fattoria degli Animali. E i traditori devono essere processati.
FONAKLAS: Portateli qui. Inizia il processo.
1° MAIALE: Rappresentiamo la generazione più giovane di maiali. NAPOLEONE: Confessa i tuoi crimini.
2° MAIALE: Cosa?
NAPOLEONE: Confessa i tuoi crimini!
1° MAIALE: (Comincia a fare il ruolo di A… infatti… Abbiamo avuto incontri segreti con Palla di Neve.
2° MAIALE: Dopo il suo esilio.
1° MAIALE: Abbiamo lavorato con lui.
2° MAIALE: E abbiamo raggiunto un accordo per consegnare la Fattoria degli Animali all’Agricoltore.
NAPOLEONE: Cosa ti ha detto Palla di Neve?
1° MAIALE: Come è stato un agente segreto del Fattore, per anni.
NAPOLEONE: Mi addolora soprattutto che maialini come te commettano un simile tradimento.
1° MAIALE: Ci hai detto… che se avessimo detto quello che ci avresti detto… ci avresti dato…
NARRATORE: Il vento è carico dell’odore del sangue. Ed era la prima volta dalla fuga del Contadino che veniva versato del sangue alla Fattoria degli Animali. Ma ora la situazione era molto peggiore. Mai negli annali della fattoria un animale aveva ucciso un animale. Nemmeno un topo.
KALI: Cosa dobbiamo fare, lottatore,
WRESTLER: Non capisco. Non ci crederei… Cosa posso dire? L’unica soluzione, per come la vedo io, è che tutti noi lavoriamo di più. D’ora in poi la mattina mi alzerò un’ora prima. E lavorerò di più nel pomeriggio.
ANIMALI: (Cantano tutti insieme)
Di’ quello che pensi, ma è meglio che pensi al Niente.
Il tuo pensiero più maturo.
mangia quello che ti piace
ma è meglio che ti piaccia Niente.
Non taglieranno la tua porzione.
Fai quello che vuoi
ma è meglio che tu non voglia niente.
Te lo offriranno volentieri.
Girati dove pensi,
ma faresti meglio a gironzolare nel Nulla.
Ti daranno facilmente il permesso.
Sii sempre obbediente,
sii sempre umile,
poiché sei un Niente
nel Nulla,
che svanisce dal Nulla.
Credi in ciò in cui credi,
ma è bene lasciarsi persuadere dal Niente.
Te lo daranno tutti.
Accovacciati sempre nella terra, appoggiati sempre nella terra, poiché sei un Niente, nel Niente, scompari dal Niente.
senti quello che senti
ma meglio non sentire nulla.
GOOD: White, puoi leggere il Sesto Comandamento?
BIANCO: Gli animali non uccidono mai altri animali, senza una buona ragione.
KALI: Non ricordo quelle ultime parole, “senza una buona ragione”.
LEFKI: Leggo tutto quello che vedo. Tuttavia, c’erano buone ragioni per queste esecuzioni, poiché gli animali avevano collaborato con Palla di Neve.
KALI: Dobbiamo ricominciare tutto da capo. Hai dimenticato la canzone del vecchio generale?
Animali della patria e di tutte le patrie,
animali della terra e del cielo…
MIKROULIKOS: Mikroulikos, poeta nazionale.
I maiali alzavano bandiere di vittoria,
gli animali si unirono alla compagnia,
lo striscione verde, la gente, tu sventoli
in ogni campo, in ogni angolo.
La gente scappa, lo scruta spaventata,
mutanda verde che ci conduci,
il sole splende, non rimane l’oscurità,
i maiali corrono, orgoglio della terra.
NARRATORE: La stagione del raccolto era arrivata. E nessuno riusciva a spiegare perché non c’era cibo. Rimase inspiegata anche la comparsa dell’Avvocato alla fattoria, che riprese le sue frequenti visite. Gli animali non sapevano che l’intero raccolto di grano era stato venduto di nascosto all’Avvocato e che con i cinquemila maiali compravano da bere.
FONAKLAS: La produzione di tutti i nostri prodotti è aumentata. Da qualche parte il duecento per cento, da qualche parte il trecento, da qualche parte anche il cinquecento. Il nostro lavoro è fantastico!
BENJAMIN: Ma abbiamo ancora fame.
FONAKLAS: Cosa? Parla forte Benjamin, non tutti abbiamo capito il tuo punto.
BENJAMIN: Non ho alcuna opinione.
FONAKLAS: Allora perché non sembri felice? Non ridi mai, Benjamin,
BENJAMIN: Non vedo niente che mi faccia ridere.
FONAKLAS: Ma noi ti vogliamo felice, Benjamin. Tutti noi. Dai, ridi!
FONAKLAS: A settembre è stato terminato anche il mulino a vento, grazie all’enorme impegno degli animali.
NAPOLEONE: Vorrei congratularmi con ognuno di voi per questa impresa. Il nostro mulino a vento si chiamerà “Mulino a vento di Napoleone”.
FONAKLAS: Uno, due, tre.
ANIMALI: (Tutti insieme) Viva!
MIKROULIKOS: Compagni! Ho scritto una nuova poesia, un’ode al padre di tutti noi, il compagno Napoleone. Si intitola: Compagno Napoleone.
FONAKLAS: Sentiamolo, piccolo.
PICCOLO:
Amico degli orfani,
fonte di ogni bene, generatore di porci,
protettore di tutti gli anziani,
Quando ti vedo, la mia anima si illumina,
una luce meravigliosa si riversa in me.
Guida con occhio orgoglioso.
Compagno Napoleone, nutritore degli affamati,
soccorritore dei poveri, vincitore delle battaglie.
NAPOLEONE: Devo dire che approvo questa poesia. Sta dicendo la verità!
PICCOLO: Bravo!
NAPOLEONE: Ben fatto.
NAPOLEONE: In una giornata così felice come questa, devo annunciarvi un’altra buona notizia: non dobbiamo più avere paura. Il traditore Palla di neve è stato ucciso. Un nostro Compagno, un Toro, che non nominerò per ragioni di sicurezza, riuscì ad entrare nella fattoria dove Palla di Neve si era rifugiato e visse nel lusso. Il nostro Compagno raggiunse la stalla di Palla di Neve e lo sventrò con le sue corna. La Palla di neve non esiste più, compagni! Non dobbiamo avere paura.
LITTLE: Scriverò una poesia per l’occasione. NAPOLEONE: Ben fatto, piccolo!
WRESTLER: Per la prima volta mi sento vecchio. KALI: Stiamo invecchiando, Wrestler. Pensi che i cavalli vivano per sempre? LOTTATORE: Vivrò abbastanza per vedere il mulino a vento ricostruito.
ANIMALI:
Il sudore scorre e siamo tesi,
lottiamo, sulla terra rotoliamo e,
oh miracolo, ce la facciamo.
La roccia cade, si frantuma,
la nostra coesione è responsabile di questo
e portiamo una grande lezione al mondo.
KALI: Lottatore, cosa sta succedendo?
LOTTATORE: Il mio cuore. Ma non importa. Sono sicuro che finirai il mulino a vento senza di me. C’è un grande tema di pietre.
FONAKLAS: Il compagno Napoleone esprime il suo più profondo dolore per la condizione di uno dei migliori e più leali braccianti agricoli. E vi informo che ha già disposto il trasferimento di Palaistis per cure speciali e monitoraggio all’ospedale del villaggio.
KALI: Perché? Non è possibile che un animale malato lasci l’allevamento.
WRESTLER: Non voglio nemmeno pensare di essere nelle mani degli umani.
FONAKLAS: Il veterinario del villaggio potrà curare meglio Palaisti. Il compagno Napoleone badava al proprio bene.
KALI: Addio, lottatore.
ANIMALI: Tutti insieme, silenziosi) Addio, Guerriero.
PECORA: Siamo sciocchi, siamo idioti! Non hai visto cosa c’è scritto sul retro del carrello,
BUONO: S-F-A-SFA-G-E-I-O-Slaughter ALO – GON-K-ON…
BIANCO: Merda! Lasciamelo leggere. MACELLAZIONE DEL CAVALLO INSCATOLAMENTO.
PECORA: Hanno dato al macello il Lottatore!
ANIMALI: (tutti insieme) Lottatore! Lottatore!
FONAKLAS: Mi è stato riferito che circola una voce insensata e maliziosa. Forse alcuni di voi hanno notato che la carrozza che trasportava il Lottatore portava la scritta “MACELLAZIONE DI CAVALLI – INSCATOLAMENTO” e hanno supposto che il Lottatore fosse andato al macello. È incredibile! Come possono esistere animali così stupidi? Pensi che il nostro amato Leader, il compagno Napoleone, farebbe mai una cosa del genere? Ovviamente no. La spiegazione è molto semplice. La carrozza che avete visto apparteneva ad un mattatoio, ma qualche tempo fa è stata acquistata dal veterinario, che non ha fatto in tempo a cancellare la vecchia iscrizione. Quindi è successo questo malinteso. GOOD: Piangendo) Mi consola un po’ questa spiegazione.
LEFKI: Anche a me.
FONAKLAS: Comunque ho qualcos’altro da dirti. Che il compagno combattente caro a tutti noi è morto. È morto nell’ospedale del villaggio, nonostante tutti gli sforzi del veterinario per salvarlo.
NARRATORE: Il mulino a vento non è mai stato utilizzato per generare elettricità. Lavorò per i proprietari terrieri vicini, che lì macinarono il grano e il mais, ottenendo grandi profitti. Ma dei lussi che Palla di Neve un tempo aveva sognato e analizzato negli animali, nessuno parlava più: sono finiti i sogni delle stalle illuminate elettricamente e il sogno dell’acqua calda e fredda.
PECORA: Abbiamo fame, abbiamo fame, dateci qualcosa da mangiare.
BENJAMIN: Finché le cose cambiano, rimangono le stesse.
NAPOLEONE: Armati come aragoste,
andiamo, sto andando lì
dove i proiettili e la fame ci perseguitano ogni mese sgraziato.
Non senti l’allarme Come fai a non vedere i danni? Che colpisce la nostra generazione e uccide i nostri figli quando chiedono giustizia.
KALI: Alcune cose ci erano state promesse e altre sono accadute,
quelli che se ne andavano, si solidificavano, restavano.
La nostra rivoluzione si è riaccesa,
come mai hanno tutti ragione, pensavano gli animali
Vivrei liberamente
senza fame, frustate, massacri.
BENJAMIN: Protesterò. Questa è la prima volta che protesto.
BENIAMINO. Mi sembra che questa volta tu sia andato troppo oltre.
BENJAMIN: Tutti gli animali sono uguali,
ma alcuni animali sono più uguali di altri.
AVVOCATO: Non ho bisogno di ripetere che siamo tutti emozionati per quello che abbiamo visto oggi.
AVVOCATO: Tra gli animali e gli esseri umani non c’è, e non deve esserci, alcun conflitto. Perché, non dimentichiamolo, i nostri interessi sono gli stessi. Il problema principale sono i lavoratori. Tu hai gli animali inferiori, noi abbiamo le classi inferiori!
AVVOCATO: Più soldi in meno tasche.
FONAKLAS: Più potere in meno mani.
NAPOLEONE: Maggiore controllo su persone e animali.
Costruisci ovunque, riempi le tasche ovunque.
Immagino il futuro
che arriva come una benedizione
e vedo grandi miracoli
per riempirmi di felicità.
Le mucche dovrebbero avere latte e
i vitelli da partorire, le galline
liberi di pascolare, galline Na
calciano.
Lascia che le pecore vaghino nei verdi pascoli e vendano la loro preziosa lana senza permesso.
Visualizzo gli animali
chiudersi, loro tutti da offrire ed io sostenermi.
Immagino che il futuro arriverà come
benedizione e vedo grandi cose na
mi riempiono di felicità.
Vedo le notti e i giorni, gli inverni freddi, le estati, alcuni muoiono di fame, altri si stringono la mano.
E lasciamo che una voce saggia dica a tutti noi onorati: vivete nelle fattorie che hanno dato alla luce milioni di vinti.
Ma anche noi maialini
sperimentiamo sulle persone,
li incrociamo con i polli e creiamo persone pollo.
Per dare più uova, e ad un prezzo sottocosto,
Dare le mani operosamente.
Se vuoi il silenzio patria, guardali.
Date loro una patria
FINE DEL PROGETTO